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Gli ultimi Relatori

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Ciclo conferenze 2009

27 marzo 2009
CIRCOLO SOCIALE - BIELLA


professoressa
Vanna Biga di Ciommo

· TRA BABILONIA E VERSAILLES ·
il lusso, la festa, la tavola


Maria Giovanna Biga di Ciommo, docente di Religioni del Vicino Oriente Antico all'Università "la Sapienza" di Roma, dopo la laurea a Torino in Storia del Vicino Oriente Antico, ha approfondito a "La Sapienza" e al Pontificio Istituto Biblico di Roma lo studio della storia e delle lingue scritte (cuneiforme) e parlate nel Vicino Oriente Antico (sumerico, accadico, ugaritico ed eblaita). Dal 1976 è epigrafista della missione archeologica ad Ebla (Siria) dell'Università "la Sapienza", con pubblicazioni internazionali sulla storia del regno di Ebla e del Vicino Oriente Antico, dei testi cuneiformi dei Musei Vaticani, del Museo archeologico di Genova e del Museo Barracco di Roma. È Membro della Commissione "Iniziative culturali" e della Commissione Relazioni Internazionali della Facoltà di Scienze Umanistiche. Conferenziere di prestigio internazionale, ha partecipato a numerosi congressi in Siria, Spagna (Instituto de Estudios Islamicos y del Oriente Proximo), Germania (Freie Universitaet), Francia (Collège de France), Stati Uniti (Johns Hopkins University, Harvard University, Yale University e Columbia University). Ha curato la pubblicazione di testi cuneiformi del Museo d'Arte Orientale di Roma, delle Civiche Raccolte Archeologiche di Milano e di collezioni private. Ha contribuito all'allestimento e al catalogo della mostra "Ebla: alle origini della civiltà urbana" (Roma, Palazzo Venezia, 1995) e della mostra "Dai palazzi assiri. Immagini di potere da Assurnasirpal II ad Assurbanipal" (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1995). Ha tenuto corsi di Storia del Vicino Oriente Antico all'Università di Roma e all'Ècole Pratique des Hautes Etudes di Parigi. È co-direttrice della rivista Atlante Storico del Vicino Oriente Antico. Fin dal 1976 ha partecipato in qualità di epigrafista alla Missione Archeologica Italia in Siria, lavorando con Paolo Matthiae negli scavi di Ebla. Ha curato inoltre varie rassegne, tra cui la sezione orientale della mostra "Il giardino antico da Babilonia a Roma" (Firenze, Giardino di Boboli, 2007), di cui ha collaborato al catalogo. Scrittrice e saggista, di lei si ricordano, in particolare, gli studi specialistici pubblicati in Prosopographie et histoire religieuse (Paris 2005); Asia. Enciclopedia archeologica, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani (Roma 2005); An Experienced Scribe who Neglects Nothing, Ancient Near Eastern Studies in Honor of Jacob Klein (Bethesda 2005); La musique au Proche-Orient ancien (Dijon 2006); Il Mondo Antico, vol. II di Storia d'Europa e del Mediterraneo (a cura di A. Barbero) (Roma 2006); Il giardino antico da Babilonia a Roma (Firenze 2007); Archivo de Archivos (Lleida 2007) e Il politeismo vicino-orientale (Roma 2008).

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Venerdì 22 maggio 2009
CIRCOLO SOCIALE - BIELLA


dottor
Vittorio G. Cardinali

· SUA MAESTÀ BRITANNICA ELISABETTA II ·
luci, ombre e intrighi del trono più potente della storia moderna


Vittorio G. Cardinali, scrittore, saggista e giornalista professionista, si occupa fin dal 1980 di studi storici locali e collabora con Enti Culturali, Associazioni, quotidiani e periodici piemontesi. I suoi interessi lo hanno portato a specializzarsi nella storia del Piemonte, delle sue Comunità e nell'evoluzione delle politiche monarchiche, con particolare attenzione alla ricerca genealogica ed archivistica. Collabora con il Premio Grinzane Cavour, la Fondazione Pietro Accorsi ed il laboratorio di restauro Guido Nicola. Nel 1992 ha fondato l'Associazione Immagine per il Piemonte, sodalizio culturale nato per rivalutare l'immagine della Regione di cui è attualmente Presidente, diventando direttore del periodico “Immagini dal Piemonte all'Europa”, ora presente su web. Tra le testate alle quali collabora sono i quotidiani “Torino Cronaca”, “Il Giornale del Piemonte”, “La Padania”, “L'Osservatore” e le “Gazzette”. Dal 2003 al 2006 ha fatto parte dell'Esecutivo dell'Associazione Stampa Subalpina di cui dal 2006 è Membro del Collegio dei Probiviri. Dall'anno accademico 2005 è coordinatore del corso “Storie e Gente di Piemonte” all'Istituto di cultura Teknotre di Torino. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Vincenzo Troya. Vita e opere di un educatore piemontese (1983); Il Monte dei sette castelli. Magliano Alfieri nelle immagini di ieri e di oggi (1989); silloge di studi su Eugenio di Savoia Soissons (1994) e nel 1996 Volòire. Dalla Venaria Reale a Milano per “Immagine per il Piemonte”. Ho curato il libro Un Santo un Conte un Borgo. Trittico maglianese (1998), che ha ottenuto il Premio Vittorio Riolfo nel 1999 e Scrigni sipari piume velette. Storia delle Signore sabaude (2003). Nel 2006 ha pobblicato con Wolfgang Oppenheimer La straordinaria avventura del Principe Eugenio. L'Achille sabaudo al servizio degli Asburgo, edizioni dell'Associazione Immagine per il Piemonte-Alzani. Nel 2008, ancora per queste edizioni, ha pubblicato Quintino Sella uomo di cultura, studi in onore di Piera Condulmer

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12 giugno 2009
CIRCOLO SOCIALE - BIELLA


professor
Aldo Alessandro Mola

· LICIO GELLI E LA P2 ·
cronaca e storia di un passato che non passa


Aldo Alessandro Mola, incaricato di storia contemporanea all'Università Statale di Milano, è contitolare della Cattedra "Théodore Verhaegen" dell'Università Libera di Bruxelles, Direttore del "Centro per la Storia della Massoneria" e del Centro europeo "Giovanni Giolitti" per lo studio dello Stato. È inoltre Preside del Comitato di Cuneo dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, dell'Associazione di Studi sul Saluzzese e Condirettore editoriale de Il Parlamento Italiano, 1861-1992 (Nuova Cei, 24 voll. pubblicati). Conferenziere, coordinatore di Tavole Rotonde, collaboratore di quotidiani e riviste tra cui "Hiram", la rivista del Grande Oriente d'Italia, dopo saggi sul partito d'azione con prefazione di Ferruccio Parri (1967 e 1969), ha pubblicato studi fondamentali sulla storia della Massoneria e della Monarchia in Italia. In particolare si ricordano: Adriano Lemmi: Gran Maestro della Nuova Italia (Erasmo 1985); Storia della Massoneria dalle origini ai nostri giorni (Bompiani 1976, più volte aggiornata e ristampata); Garibaldi vivo (Mazzotta 1982), Giellisti (Cuneo 1997, 3 voll.); Corda Fratres. Storia di una associazione studentesca studentesca nell'età dei grandi conflitti (1898-1948) (CLUEB 1999); Storia della massoneria italiana (Bompiani 2001); Storia della monarchia in Italia (Bompiani 2002); Giolitti. Lo statista della nuova Italia (Mondadori 2003); Silvio Pellico. Carbonaro, cristiano e profeta della nuova Europa (Bompiani 2005): Declino e crollo della monarchia in Italia. I Savoia dall'Unità al referendum del 2 giugno 1946 (Mondadori 2006); Giosuè Carducci. Scrittore, politico, massone (Bompiani 2006) e Gelli e la P2 (Bastoni 2008). Ha coordinato numerosi convegni, anche per il Ministero della Difesa e ha contribuito con numerosi saggi alla Storia d'Italia diretta da Ruggiero Romano. È Direttore del "Centro per la storia della Massoneria" e dal 1980 è Medaglia d'Oro di Benemerito della Scuola e della Cultura.

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5 settembre 2009
CORTILE D'ONORE DELLA BIBLIOTECA CIVICA FARINONE CENTA - VARALLO - ore 17:00


Presentazione del volume di

Tomaso Vialardi di Sandigliano

· IL LIBRO DEGLI OSPITI ·
( 1921-1991 )

con prefazione di Aldo Alessando Mola

Libro degli Ospiti

INTRODUCONO E PRESENTANO IL VOLUME:

dottoressa
Piera Mazzone
Direttore Biblioteca Civica
generale CA
Bonifazio Incisa di Camerana
21° Capo di Stato Maggiore Esercito
professor avvocato
Enzo Barbano
Storico
dottoressa
Albina Malerba
Direttore Centro Studi Piemontesi


I decenni tra il 1910 e la caduta del muro di Berlino segnano un periodo capitale per l'Europa, perché disegnano il passaggio tra l'implosione inaspettata dei grandi assolutismi mitteleuropei, imperi e dittature e la ritracciazione dei suoi confini e delle sue democrazie. Storia conosciuta, ma i cui risvolti più compiegati sono ancora terra di discussione o sepolti in quei cimiteri di comodo in cui la nostra società sotterra con funerali di Stato verità imbarazzanti. Nell'ambiente indiscreto, privato e intimo dei saloni di un castello medioevale capace di resistere ai duchi di Savoia fino al 1426, le firme sul suo "Libro degli Ospiti" rappresentano una traccia intermittente di quella storia più minuta sovente sottaciuta, un mondo complesso di simboli e di riti, un viaggio tra il 1921 e il 1991 graffiante e non usuale nella nostra memoria. Tra le firme degli Ospiti, donne e uomini semplici spettatori coinvolti dalla propria posizione nella società del tempo o co-attori consapevoli della condizione storica, scorre un passato vicino dove si intrecciano episodi opachi della nostra storia contemporanea, tra Tedeschi prima Alleati e poi nemici, Case Regnanti in fuga, Resistenza, Ordini più o meno sacri e più o meno profani, Malta e Massoneria, Vaticano e Servizi Segreti. Uno spazio silenzioso che ha determinato cinquanta anni di assetti politici dell'Italia postbellica, implicando scelte, fatti e interrelazioni non sempre percepibili se slegati dal contesto del behind the scene internazionale. Trame ancora avvolte in ambiguità volute e "distinguo" storico-etimologici, che hanno lasciato senza volto molte controparti di un passato appena passato, come l'omicidio di Mozart, il suicidio-delitto di Mayerling, l'attentato di Sarajevo e di un presente che era ieri, come la strana sepoltura di Evita Perón, l'uccisione di Che Guevara, la doppia vita di John F. Kennedy e la morte di Diana Spencer (Lady D). A partire da schegge sparse di ricordi che l'Autore ha raccolto negli archivi di famiglia, in quelli dell'intelligence family internazionale e in fondi privati, il "Libro degli Ospiti" propone approfondimenti che a volte discordano e a volte completano eventi cari alla nostra mitografia, senza presunzione di revisione o giustificazione. Il castello è il testimone-cornice che lega i protagonisti del "Libro degli Ospiti", tra le cui mura corre un viaggio irriverente che oscilla tra tragedia e parodia del gossip storico, un viaggio non convenzionale e coinvolgente attraverso una memoria che ci è vicina ma che abbiamo dimenticato.

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18 settembre 2009
CIRCOLO SOCIALE - BIELLA


professor
Massimo Centini

· STREGHE, MAGIE, INCANTESIMI ·
riti, luoghi e leggende del Piemonte mitico


Massimo Centini, dottore in Antropologia Culturale, è titolare della cattedra di Antropologia Culturale all'Università Popolare di Torino ed è tra i docenti del master di Criminologia organizzato dal "Santo Spirito" di Roma. Studioso di antropologia religiosa comparata con indagini tra culture minori e microstoria, analizza le fonti meno conosciute sulle tradizioni popolari, rivolgendo particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi, nelle sinergie tra culto, mito e rito. Lavora presso il Centro Studi Tradizioni Popolari dell'Associazione Piemontese di Torino, dove è responsabile coordinatore delle ricerche. È membro del Comitato Scientifico e del Dipartimento di Antropologia dell'Associazione Europea di Medicine Tradizionali (A.E.ME.TRA). Saggista e conferenziere, collabora con quotidiani e periodici. Ha pubblicato, fra molti altri: L'Uomo Selvatico (Mondadori 1989 - 1992); Animali, Uomini, leggende. Il bestiario del mito (Xenia 1990); Stregoneria. Demoni e magia nel Piemonte medievale (Il Punto 1992); Saraceni nelle Alpi. Storia, miti e tradizioni di una invasione medievale (Priuli & Verlucca 1997); Le bestie del diavolo. Gli animali e la stregoneria tra fonti storiche e folklore (Rusconi 1998); La storia della Sindone (Piemme 1998); Il Vampirismo (Xenia 2001); Il diavolo sotto la Mole. Animali, mostri e miti nell'arredo urbano di Torino (Daniela Piazza 1993); Streghe, roghi e diavoli. I processi di stregoneria in Piemonte (L'Arciere 1995); Il fantastico e l'occulto. Viaggio nel mito della Torino magica (Ananke 1998); Magi d'Oriente. Filosofia, magia e mistero tra paganesimo e cristianesimo (Ananke 2004); Le Vie dell'Esoterismo (De Vecchi Edizioni 2005); La spada e il ballo. Rito, tradizione e simbolismo delle danze armate (Susalibri 2007); Indagine su Giuda (Castelvecchi 2008); Misteri d'Italia (Newton & Compton 2008).

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Venerdì 16 ottobre 2009
CIRCOLO SOCIALE - BIELLA


professor
Alessandro Barbero

· LEPANTO 7 OTTOBRE 1571 ·
storia, mito, propaganda di una battaglia


Alessandro Barbero, dottore in Lettere con perfezionamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è professore ordinario di Storia Medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” di Vercelli. Studioso di Storia Medievale e di Storia Militare, Saggista e conferenziere, ha pubblicato fra l'altro Carlo Magno. Un padre dell'Europa (Laterza 2000), premio Cherasco Storia 2002, tradotto in Francia, Spagna e Stati Uniti; La battaglia. Storia di Waterloo (Laterza 2003), tradotto in Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Spagna, Olanda e Romania; 9 agosto 378. Il giorno dei barbari (Laterza, 2005), tradotto in Francia, Inghilterra, Olanda e Stati Uniti, Barbari. Immigrati, profughi, deportati nell'impero romano (Laterza 2006), Terre d'acqua. I vercellesi all'epoca delle crociate (Laterza 2007), Federico il Grande (Sellerio 2007) e Storia del Piemonte. Dalla preistoria alla globalizzazione (Einaudi 2008). Ha pubblicato quattro romanzi storici, il primo dei quali, Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo (Mondadori 1995), ha vinto nel 1996 il Premio Grinzane Cavour Autori Emergenti ed il prestigioso Premio Strega ed è stato tradotto in sette lingue. I suoi romanzi successivi comprendono Romanzo Russo. Fiutando i futuri supplizi (Mondadori 1998), L'ultimo rosa di Lautrec (Mondadori 2001, Premio Isola d'Elba) e Poeta al comando (Mondadori 2003). È membro del Comitato Direttivo del Premio Strega e del comitato di redazione della rivista “Storica”. Collabora con le pagine culturali de “La Stampa”, con il supplemento dello stesso quotidiano “Tuttolibri”, con la rivista “Medioevo”, con il "Sole-24 Ore" e con programmi televisivi (“Superquark”) e radiofonici (“Alle otto della sera”) della RAI. Dirige la “Storia d'Europa e del Mediterraneo” della Salerno Editrice (15 volumi in uscita fra il 2006 e il 2010). Nel 2005 il governo della Repubblica Francese gli ha conferito il titolo di “Chevalier de l'ordre des Arts et des Lettres”.

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19-22 ottobre 2009
LA CASTIGLIA - SALUZZO (CN)


XI SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE

Tavola Rotonda
· L'ESERCITO PER L'UNITÀ D'ITALIA ·
Organizzato dal Centro Europeo Giovanni Giolitti per lo studio dello Stato
Direttore scientifico professor Aldo Alessando Mola

II Centro nasce nel 1998 con la costituzione di un Comitato provvisorio formato dal Comune di Dronero e dalla Comunità Montana Valle Maira, cui aderisce la famiglia Giolitti. È anzi questa a dare decisivo impulso all'iniziativa con la donazione al Comune di Dronero di un archivio familiare (Fondo Giolitti-Chiaraviglio-Revelli) di circa 3000 documenti dal Comune stesso ora affidato al Centro. Da allora il Centro ha sviluppato la sua azione in un contesto nazionale, attuando convegni, corsi, conferenze, mostre, pubblicazioni. Particolare rilievo ha acquistato la Scuola Estiva di Alta Formazione, giunta al quinto anno, funzionante con la prestigiosa collaborazione dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Altrettanto significativa la collana che, riprendendo gli atti ed i temi dell'attività convegnistica e didattica, conta ormai numerosi volumi. Grande importanza ha altresì l'accordo programmatico con la sede centrale dell'Archivio di Stato, che prevede l'ordinamento e la duplicazione informatica delle Carte Giolitti là conservate. In parallelo è avviato il riordino del già citato Fondo Giolitti-Chiaraviglio-Revelli così come l'individuazione e l'acquisizione dei documenti esistenti presso altri fondi archivistici pubblici e privati. Nell'anno 2002 il Centro ha registrato due fatti fondamentali per lo sviluppo della sua attività. Si tratta in primo luogo dell'ingresso quali soci della Provincia di Cuneo e dei comuni "giolittiani" per antonomasia: Cavour, Cuneo e Mondovì. Ciò ha consentito di porre il Centro a regime. È stato nominato il nuovo consiglio direttivo, in successione a quello provvisorio formato a suo tempo dai soci fondatori. Il dott. Alberto Bersani è stato confermato presidente ed il prof. Aldo A. Mola direttore generale e scientifico. In secondo luogo è entrata in funzione la nuova sede (il Centro era ospitato provvisoriamente nel Municipio di Dronero), localizzata in un edificio del centro storico dronerese, messo a disposizione dal Comune e ristrutturato grazie al finanziamento di Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.


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